Offline o Online è questo il dilemma di tutti gli esperti del settore, ma come muoversi? entrambi sono importanti per una strategia aziendale, parliamone insieme Luca Bassanello consulente Inbound Marketing e CEO di Sinfonia Lab.
Nel 2018, assieme al team di Sinfonialab, ho affrontato il tema di come i clienti si rapportino ai negozi di elettronica per un cliente aderente al marchio Trony. Sono state fatte 150 brevi interviste a clienti del negozio cliente e di concorrenti della zona, sono state realizzate attività di osservazione con le tecniche del Safari e del Shadowing, e sono stati intervistati approfonditamente 12 clienti a target.
Il quadro che ne è emerso è il seguente:
Emerge inoltre una diffusa difficoltà dei venditori a gestire questo buyer’s journey molto complesso, che non “rispetta” i classici modelli lineari definiti dalle teorie di marketing e naviga in modo apparentemente bizzarro tra abitudini del passato legate agli acquisti tradizionali e quelle digitali legate a e-commerce e marketplace.
Se trasferiamo questo discorso al mondo del BtoB, il quadro è simile almeno per i seguenti aspetti:
Se a questo aggiungiamo che non è solo l’esperienza d’acquisto, ma è tutta l’esperienza umana ad essere modificata dalla sconfinata possibilità di rapporti tra online e offline, è evidente che ci si perda in un disorientamento generale in tutti gli ambiti delle relazioni: commerciale, educativo, familiare, politico/istituzionale, etc.
La mia esperienza professionale, i miei studi e il continuo aggiornamento, ma anche la mia quotidianità di uomo che vive in questo straordinario periodo di rivoluzione tecnologica, mi fanno dire che non sia ancora pronta una ricetta per fronteggiare il cambiamento, come non lo è mai
stata. Diceva Douglas Adams che i cambiamenti tecnologici che avvengono dopo che una persona è diventata adulta sono vissuti come rischiose rivoluzioni che mettono in discussione lo status quo e che ci vogliono almeno 10 anni di fruizione prima che tornino nell’alveo della normalità.
Io credo che ciascuno di noi sia chiamato a sperimentare. Prima di tutto come persone, per porre dei confini non troppo rigidi a quanto la tecnologia possa permeare le nostre vite e quelle dei nostri figli. Inoltre come professionisti e aziende che si occupano di digitale, senza la preoccupazione di difendere posizioni tecnologiche acquisite e che saranno superate nel giro di pochi anni da innovazioni che ancora non riusciamo ad immaginare.
Lo studio e l’osservazione, la cauta sperimentazione, la decisa adozione di nuove tecnologie di cui siamo diventati sicuri credo siano le strade per attraversare un futuro che mai, come oggi, si è fatto più vicino e veloce da raggiungere.
Allo stesso tempo, e lo dico ai professionisti della comunicazione e del digital, stick to fundamentals: i bisogni degli uomini e delle donne di questo tempo sono gli stessi bisogni degli uomini e delle donne delle caverne. Non importa se online o offline, ma è solo guardando gli uomini nel profondo delle loro abitudini, dei loro pensieri, dei loro atteggiamenti che riusciremo a capire qualcosa di chi siamo, dove stiamo andando e come faremo ad arrivarci.
Capire qual è il vero bisogno che lo spinge a contattarmi o ricevermi
Non perdere tempo
Qualificazione dei professionisti/aziende. Certificare con un albo o qualcosa del genere.