L’esperienza dell’utente mette al centro del processo progettuale l’utilizzatore del prodotto.
Ma quanto è importante? Ne parliamo con Gianluca Binelli fondatore di Booster Box
A Booster Box, noi siamo focalizzati su un approccio scientifico al performance marketing online e l’esperienza dell’utente ne è la salsa segreta. Ecco vi ho rivelato il trucco.
L’angolo più ovvio per cui l’esperienza dell’utente è la variabile fondamentale del Performance Marketing è sicuramente numerico, anzi matematico. Ma esiste un secondo angolo per cui l’esperienza dell’utente impatta il successo del Performance Marketing, ovvero, un punto di vista più strategico.
Partiamo dal primo punto, l’angolo numerico. Un’esperienza dell’utente migliore impatta il performance marketing da due punti di vista: da un lato Diminuisce il Costo per Click, dall’altro aumenta il tasso di conversione. La formula più elegante.
Per rappresentare una operazione di performance marketing di successo è una visione del CPA come un rapporto fra CPC e Conversion Rate.
Quindi si capisce come una user experience ben disegnata possa innanzitutto aumentare il denominatore, aumentando il tasso di conversione, ma indirettamente anche aumentare l’esperienza dell’utente sul sito impatterà il punteggio di qualità e quindi ridurrà il denominatore, il CPC.
L’effetto finale e’ che il numeratore diminuisce ed il denominatore aumenta, riducendo il CPA con una sorta di effetto di sinergia.
Al di là dell’eleganza di questa fredda formula, l’esperienza dell’utente si può
considerare il fil rouge che accompagna tutti i passaggi di quello che l’utente fa dal momento in cui vede il nostro annuncio e ci clicca, arriva sulla pagina di destinazione e fa un’azione che ha valore per il business.
Mentre tipicamente l’esperienza dell’utente si intende con quello che succede dal click alla landing page in poi, in realtà l’esperienza dell’utente, nei termini di Google e di Facebook, è molto spesso la massimizzazione della rilevanza, ovvero assicurarsi di far vedere all’utente un annuncio che sia rilevante rispetto ai propri bisogni.
Nella vita vera, quando conosciamo altre persone, si parla di buone o cattive
impressioni ma nel mondo online si parla soltanto di Impressioni, quando facciamo vedere un annuncio si parla di impressioni ma ci scordiamo che a volte ci sono delle cattive impressioni. Immaginiamoci quei casi in cui abbiamo visto un annuncio dal cellulare e volevamo leggere una notizia ed è venuto fuori un interstitial mobile, con una X piccolissima in alto a destra che col nostro pollicione non siamo riusciti a schiacciare, abbiamo cliccato sull’annuncio e siamo, pur non volendo, arrivati su una pagina di destinazione. Questa è una pessima impressione per il Brand e una pessima esperienza per l’utente.
In altri termini dobbiamo immaginare l’esperienza dell’utente, non semplicemente come l’ottimizzazione di quello che succede su una pagina di destinazione ma del vero e proprio fil rouge che ci guida a cercare di definire poi l’annuncio e il targeting più rilevante che possiamo fare per dare all’utente quello di cui ha bisogno nel momento in cui ha bisogno.
Capire cosa rappresenta veramente il successo per il mio interlocutore al di la’ del
raggiungimento del target ROAS o CPA. Il successo ha quasi sempre un riscontro
personale: una promozione, una conferma della propria visione imprenditoriale, la
possibilita’ di ottenere finanziamenti per far crescere ulteriormente l’azienda. Talora
noi umani facciamo fatica ad immaginare lo scenario ideale, l’obiettivo finale di un
progetto, senza astrarci dal quotidiano. Negli anni ho imparato che invece di chiedere
“Qual e’ l’obiettivo?” e’ meglio chiedere “Siamo alla festa di natale e stiamo brindando
ad un anno fantastico. Cosa abbiamo raggiungo quest’anno insieme? A cosa stiamo
brindando?”
Non dare per scontata la specificita’ del nostro lavoro. A Booster Box siamo
specializzati in marketing scientifico, ovvero l’elaborazione di dati complessi per
l’utilizzo a fini di marketing digitale. Spesso i fornitori, immagino le banche, i
professionisti, i legali, sono immersi in un mondo distante per temi e ritmi rispetto al
nostro. Investire tempo all’inizio della relazione per illustrare le caratteristiche di
Booster Box e del marketing online in generale, significa gettare le basi per conoscersi
meglio e diventare veramente partner.
Se avessi una bacchetta magica aumenterei il livello medio di competenze delle
agenzie. Vorrei che tutti i player, competitor inclusi, fossero tutti bravissimi. Sembra
un controsenso ma mi spiego meglio. Il digitale e’ solo all’inizio ed e’ responsabilita’
di tutti gli operatori coltivare una cultura imprenditoriale ispirata all’innovazione e
alla competenza. Talora si vedono nel mercato operatori che si inventano agenzie,
senza necessariamente avere ne’ le competenze, ne’ il talento necessario. Questo crea
delle esternalita’ negative: ad esempio le aziende si fidano meno delle agenzie. Al
contrario se fossimo tutto bravissimi, si creerebbero delle sinergie piu’ solide ed il
valore assoluto dell’online crescerebbe. Fortunatamente quella bacchetta magica
esiste e si chiama mercato: gli operatori non adeguati sono destinati a posizioni
marginali.